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martedì 7 ottobre 2008

Vertigini da alta classifica

Anche il meno ottimista dei laziali avrebbe pensato che nell'anticipo della sesta giornata la Lazio strapazzasse il Lecce, ma così non è stato, per la delusione degli oltre quarantamila dell'Olimpico.
Come spesso succede, il calcio rivela delle sorprese, a conferma del fatto che non si tratta di un equazione matematica ma più che altro di un gioco d'azzardo in cui può vincere anche chi apparentemente parte da una situazione svantaggiata.
Di questo se ne sarà accorto anche Delio Rossi, che si sarebbe isolato volentieri nuovamente in testa alla classifica.
Ma nessuno si sarebbe mai aspettato, dopo le recenti apparizioni, che la squadra biancoleste non riuscisse a superare il Lecce.
Eppure le premesse erano buone. C'era il pubblico delle grandi occasioni, c'era uno Zarate in stato di grazia e un Pandev sempre più bomber.
Ma non c'è stato niente da fare, gli attacchi della squadra capitolina si sono infranti sul muro leccese e se non fosse stato per la zampata finale di un ritrovato Simone Inzaghi, la Lazio non sarebbe riuscita a portare a casa nemmeno un punto.
La poca lucidità sottoporta e la scarsa reattività di Carrizo hanno portato ad un risultato del tutto inaspettato, che comunque permette agli uomini di Delio Rossi di restare là davanti insieme a Inter e Udinese.
Ora c'è la sosta e il tecnico romagnolo ha tutto il tempo per preparare la delicata trasferta di Bologna, in una partita che potrebbe rappresentare l'ultima spiaggia per Arrigoni.
La Lazio vista con il Lecce non è da buttare via, anche perchè avrebbe certamente meritato di più contro un avversario che era ben chiuso in tutte le zone del campo.
Certo è che qualche accorgimento tattico è dovuto, soprattutto in difesa dove le amnesie potrebbero costare care in futuro.
Per il resto è confermata la voglia di far bene della squadra, che non ha mollato neanche quando sembrava che tutto fosse perduto.
Delio Rossi ha dalla sua un gruppo eccezionale e soprattutto, finalmente, il totale appoggio dei propri sostenitori.
Bologna è una tappa importante per il buon proseguimento della stagione e ora toccherà alla squadra dimostrare che la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare...

Pubblicato da Mariano Ciaraldi - CAPOREDATTORE S. S. LAZIO

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