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mercoledì 22 ottobre 2008

Una Juve galattica

Una Juve Super quella vista ieri sera a Torino.

I bianconeri hanno tenuto testa ai campioni spagnoli con un ottima prova di carattere.

Partenza arrembante di Del Piero e compagni che già al quinto, sull’asse Marchisio,Amauri,Del Piero passano in vantaggio.

È proprio il capitano che sigla la prima rete, dopo una perfetta combinazione col compagno di reparto, che chiude un triangolo perfetto. Palla sotto le gambe di Cannavaro e conclusione a giro da fuori area del capitano. L’ Olimpico esplode all’ ennesima linguaccia di Alex.

In mezzo al campo Sissoko è immenso, in difesa Chiellini è una garanzia, sulle fasce Grygera e Molinaro spingono. Ma la determinazione della squadra si vede nei “senatori” Nedved e Del Piero che non mollano fino a fine gara.

Nota negativa è stato l’ infortunio di Marchisio, che ha rimediato una distorsione della caviglia in uno scontro con Sissoko. Costretto ad uscire, gli subentra Salihamidzic.

Dopo il gol del vantaggio la Juve ha rifiatato, concedendo qualche spazio al Real che in Van der Vaart ha trovato l’ uomo più pericoloso.

Il secondo tempo comincia con Mellberg al posto di Legrottaglie. E subito è raddoppio, Nedved scambia con Marchionni sulla sinistra e mette una palla in mezzo l’area che Amauri schiaccia in rete, aiutato da un leggero tocco di Heinze. Lo stadio è in delirio.

Il Real non demorde e comincia a schiacciare i bianconeri nella propria area. Schuster cambia :fuori Higuain dentro Robben. Comincia un vero e proprio assedio alla porta juventina. Van der Vaart butta al vento un gol gia fatto, Snejder ci prova da fuori : palo.

Il gol è nell’ aria e non tarda ad arrivare. Molinaro si dimentica di Van Nistelrooy che nell’ aria piccola, stacca di testa e insacca alle spalle di Manniger.

Gli ultimi 20 minuti sono di fuoco. Anche Amauri e Del Piero rientrano, tutta la Juve nella sua metà campo, a difendere con i denti una vittoria conquistata con il cuore.

C’ è tempo anche per Vincenzino Iaquinta, che prende il posto dell’ ormai esausto Amauri.

Di contropiede la juve prova a mettere tutto al sicuro, ma i blancos non mollano e continuano a spingere con Robben sulla corsia di desta. Chiellini e Sissokò fanno buona guardia e rilanciano per Iaquinta che però è troppo solo. Il Real prova l’ ennesimo assedio,ma non c’ è più tempo, a Torino : Juve batte Real 2-1 ed è prima nel girone.

I bianconeri hanno vinto e convinto, la determinazione e il cuore hanno di fatto contenuto il Real, ma la crisi non è ancora lontana.

Del Piero e Amauri recitato bene la parte dei galattici, diretti in cabina di regia da un intramontabile Nedved.

Ranieri tira un sospiro di sollievo, ma sabato c’ è il derby e da domani tutti a lavoro per risorgere in campionato.



Articolo pubblicato da Raffaele Simeone : CAPOREDATTORE SEZIONE F. C. JUVENTUS


martedì 21 ottobre 2008

Juventus : un minuto di silenzio in memoria delle vittime




(ANSA)-TORINO, 21 OTT- Juventus e Real Madrid osserveranno 1' di silenzio, stasera all'Olimpico, in memoria delle vittime dell'incidente stradale in Val d'Aosta. Lo rende noto il club bianconero, che sul suo sito esprime 'il proprio cordoglio e la propria vicinanza alle famiglie delle vittime e ai tifosi feriti'. Non e' invece previsto il lutto al braccio.

sabato 18 ottobre 2008

Pronostici e Scommesse - Il Sistemondo


Il Sistemondo è un sistema che

consiste nella giocata di dieci colonne

relativamente alla combinazione di 5

risultati pronosticati in gruppi di 3

che prevede due margini di errore.











I risultati da noi consigliati per questa giornata sono:

4 - Catania - Palermo x (2,8)

5 - Chievo - Atalanta 2 (2,9)

9 - Torino - Cagliari x (3,2)

6 - Genoa - Siena 1 (1,75)

10 - Roma - Inter Goal (1,7)

Il costo del sistema è di 30 € puntando 3 € su ogni singola scommessa (composta da 3 pronostici), in tal modo avrete le seguenti vincite:

Con 2 errori potrete vincere un minimo di 25 € fino ad un massimo di 78 €
Con 1 errore potrete vincere un minimo di 135 € fino ad un massimo di 216 €
Con 0 errori potrete vincere un totale di 430 €

Lo Staff di Mondo Calcio Serie A vi augura buona fortuna.

venerdì 17 ottobre 2008

I nostri colpi ad effetto

Ecco a voi alcune interessanti scommesse multiple per tentare la sorte nella 6 giornata:


"LA TRIVELA"
Bologna - Lazio x2 (1,27)
Chievo - Atalanta x2 (1,45)
Genoa - Siena 1 (1,75)
Lecce - Udinese x2 (1,38)
Torino - Cagliari 1x (1,19)
Roma - Inter x2 (1,34)

Con una puntata di 10 € potrete portare a casa la somma di 71 €.


"IL DOPPIO PASSO"
Fiorentina - Reggina 1 (1,35)
Catania - Palermo Goal (1,80)
Milan - Sampdoria Over (1,83)
Chievo - Atalanta 2 (2,90)

Con una puntata di 10 € potrete portare a casa la somma di 130 €.

"LA RABONA"
Bologna - Lazio x (3,10)
Catania - Palermo x (2,90)
Lecce - Udinese x2 (1,38)
Torino - Cagliari x (3,20)
Con una puntata di 10 € potrete portare a casa la somma di 396 €.

Le cifre delle vincite sono approssimative e sono calcolate in base alle quote dei maggiori bookmakers.

giovedì 16 ottobre 2008

Pronostici Serie A - 7 giornata

Sabato 18 Ottobre

Fiorentina – Reggina: 1, OVER

La squadra di Prandelli dopo l’ottima vittoria esterna di Verona si appresta ad affrontare in casa i calabresi. Il bel gioco mostrati contro gli scaligeri fanno ben sperare. La formazione di mister Orlandi cercherà in tutti i modi di portare a casa almeno un punto, ma l’impresa si presenta alquanto ardua.


Napoli – Juventus: X, Goal

E’ il big match dell’anticipo serale e i fuochi d’artificio sono assicurati. Il Napoli, nonostante la sconfitta di Genoa con i rossoblu, è una delle squadre che gioca il più bel calcio d’Italia e oramai non è più una sorpresa. La Juventus, invece, cerca ancora conferme e i punti buttati via in questo inizio di stagione possono bastare. Ma un pareggio al San Paolo non sarebbe un dramma.

Domenica 19 Ottobre

Bologna – Lazio: X, Under

Obbligo di vincere per gli emiliani, se non altro per Arrigoni è davvero l’ultima spiaggia e la vittoria sarebbe un ottimo modo per scacciare via gli scheletri dall’armadio. La compagine biancoceleste vuole continuare la sua corsa ma Bologna è sempre un campo difficile anche se è stata terra di conquista da parte di tutti fin ad ora.


Catania – Palermo: X, Goal

Il derby di Sicilia è da sempre tra i più infuocati della Serie A. Il Catania fin ora in casa ha sempre vinto e un successo in questo match manderebbe in delirio il già entusiasta pubblico catanese. Il Palermo è reduce dalla vittoriosa trasferta di Torino e vuole continuare la sua scalata alla classifica, certo con un Miccoli così non è difficile segnare.


Chievo – Atalanta: X2, Under

I clivensi probabilmente non sono ancora entrati nell’ottica del massimo campionato e al Bentegodi si presenta una formazione tra le più in forma in questo avvio di stagione. La squadra di Del Neri è infatti riuscita a portare a casa ben dodici dei diciotto punti a disposizione. Un’altra vittoria le confermerebbe il posto in Uefa.


Genoa - Siena: 1, Over

Diego Milito e company possono sfruttare il nuovo turno casalingo per cercare di ottenere l’intera posta in palio anche se questo Siena è una squadra ostica. I toscani infatti sono riusciti a costringere allo stop anche la Roma di Spalletti, e non è cosa da poco.


Lecce – Udinese: X, Goal

Dopo aver fermato la cosa della Lazio i giallorossi cercheranno di fare altrettanto con l’undici di Marino. Ma i friulani non sono certamente gli ultimi arrivati e comandano la classifica insieme a Inter e Lazio.Lo spettacolo è assicurato.


Milan – Sampdoria: 1, Over

In netta ripresa i rossoneri che nonostante il pareggio a reti bianche di Cagliari faranno di tutto per mantenersi in corsa per lo scudetto. La Samp in profonda crisi è ancora in cerca della prima vittoria stagionale. Di certo non sembra questa l’occasione adatta.


Torino - Cagliari: 1X, Under

Torino in crisi di risultati ma non di gioco, viene fuori dalla sconfitta di Udine. La squadra di De Biasi vuole portare a casa i tre punti. Dall’altra parte troverà un Cagliari che tutto è tranne che un avversario abbordabile, anche se la classifica direbbe il contrario.


Roma - Inter: X, Goal

Roma in coma ormai da alcune settimane e riprendersi sembra davvero molto difficile. Le assenze si sono fatte sentire e anche in questo match mancheranno rilevanti titolari. L’Inter vuole confermare il primato in classifica e tentare la prima fuga del campionato. Si preannuncia una sfida ricca di colpi di scena.

martedì 14 ottobre 2008

Za-pa-ro...si o no?

Non è solo il dilemma di Delio Rossi ma un pò quello di tutti i tifosi laziali.
E già perchè dopo l'ottimo avvio di campionato, nonostante l'assenza di capitan Rocchi, ora si pone un "problema" per il mister romagnolo.
Non che il rientro di Tommy-goal sia in discussione, vista anche la caterva di reti segnate nelle ultime stagioni, ma comunque ora come ora tirare fuori uno tra Zarate e Pandev sarebbe un vero e proprio suicidio, considerando lo stato di grazia dei due.
Da qui nasce l'idea di un tridente che sulla carta farebbe sognare qualunque tifoso ma che nella pratica avrebbe bisogno di determinati equilibri tattici, di certo non facili da trovare in una squadra a trazione anteriore.
Quella che infatti potrebbe sembrare una soluzione ottimale per sfruttare al meglio le potenzialità offensive della squadra potrebbe rivelarsi un peso troppo grosso da sopportare in futuro.
Schierare contemporaneamente Rocchi, Zarate e Pandev significherebbe sottoporre il centrocampo ad uno sforzo atletico-tattico enorme e di certo Foggia e Mauri dovrebbero far posto a uomini di quantità come i vari Dabo, Brocchi, Firmani.
Non solo ma togliere lo stesso Foggia dallo scacchiere biancoceleste in questo momento risulterebbe una mossa alquanto azzardata, vista la gran vena del centrocampista napoletano.
Questi sono solo alcuni dei dubbi che attanagliano Delio Rossi prima della trasferta di Bologna, in cui farà il suo esordio in campionato il capitano biancoceleste.
Anche se molto probabilmente in terra emiliana si continuerà con la stessa formazione delle ultime apparizioni con Rocchi pronto a subentrare nella ripresa.
Ma se da una parte il tridente può rappresentare un rischio dall'altra invece è una piacevole tentazione.
Tutti, laziali e non, aspettano di vedere in campo i tre "folletti", come li chiama il presidente Lotito.
Soprattutto perchè un simile potenziale merita di essere messo in pratica, se non altro per vedere fino a che punto i tre possono coesistere.
Delio Rossi ci pensa e non ci dorme la notte. Ma contrariamente alla stagione passata i suoi sono problemi di abbondanza.
E c'è da dire che già in passato quando era alla guida di Foggia, Salernitana, Lecce e la stessa Lazio non ha avuto timore schierare tre uomini estramamente offensivi.
Probabilmente l'esordio del "Za-pa-ro" non sarà a Bologna, come qualcuno poteva fantasticare, ma l'appuntamento è rimandato solo di una settimana, quando la compagine biancoceleste accoglierà il Napoli tra le mura amiche.
Chissà che mister Delio tra un esperimento e l'altro non riesca a trovare la giusta quadratura ad una squadra che già vola...Beh questo lasciamolo dire al campo...

Pubblicato da Mariano Ciaraldi - CAPOREDATTORE S. S. LAZIO

venerdì 10 ottobre 2008

Brutto colpo per i bianconeri: Buffon fermo fino a dicembre

Altra batosta per la “Vecchia Signora”, il portierone bianconero resterà ai box per 2 mesi.
Il comunicato di Coverciano, dove Gigi si è infortunato è stato confermato al rientro del giocatore a Vinovo. Lo staff del prof. Agricola ha confermato la diagnosi dei medici azzurri: lesione di secondo grado del quadricipite femorale, che gli comporterà sette settimane di stop. Dunque per due mesi, la porta bianconera sarà difesa da Manninger, un valido portiere, ma non certo quanto Buffon, specie in vista della partita di Champions contro le Merengues.
Una brutta situazione quella dello spogliatoio bianconero. Oltre a Gigi infatti, da Coverciano è tornato acciaccato anche Camoranesi. Per l’oriundo i tempi di guarigione sono stati quantificati in una decina di giorni. Legrottaglie e Iaquinta fanno un lavoro differenziato mentre Melberg solo palestra.
Juve in emergenza per i prossimi impegni quindi, e altri grattacapi per Ranieri. Il mister dovrà in fatti contare su gli unici Chiellini e Knezevic per il centro della difesa, mentre in attacco il tandem Del Piero-Amauri dovrebbe essere in pol. A sinistra quasi sicuramente verrà impiegato Giovinco, mentre Nedved non dovrebbe saltare né Napoli ne Real.
Un bel puzzle da comporre per Ranieri, che con gli uomini contati dovrà essere in grado di equilibrare esperienza e forza giovane.

Pubblicato da Raffaele Simeone - CAPOREDATTORE F. C. JUVENTUS

Il punto sulla Roma


La squadra giallorossa prosegue nella preparazione in vista della difficile sfida casalinga contro l’Inter di domenica 19 Ottobre. Il momento non è dei migliori. L’avvio in campionato è stato pessimo, discreto l’avvio in Champions nonostante la sconfitta casalinga con il Cluj. La situazione non appare ancora irrimediabile, sono 6 i punti di distanza dalla capolista Inter, ma la squadra della Capitale appare ancora troppo distante dagli standard di rendimento degli ultimi 3 anni. Le assenze certo si fanno sentire, ma quel che più preoccupa appare la condizione atletica. La Roma deve necessariamente cercare di ripartire, anche se ripartire con la favorita per la vittoria finale del campionato, appare piuttosto problematico.

Dal punto di vista ambientale qualche segnale di “ri-compattamento” è avvenuto, le dichiarazioni di Spalletti e di Capitan Futuro appaiono incoraggianti, laddove la trasferta senese sembrava aver distrutto tutto ciò che di buono era stato realizzato negli ultimi anni.

Per quel che riguarda la condizione atletica della squadra, gli unici sicuri indisponibili in vista della sfida dell’Olimpico appaiono, ad oggi, Julio Baptista e Cassetti. Nell’allenamento mattutino si sono rivisti Pizarro e Tonetto che hanno ripreso il contatto con il pallone, Taddei prosegue nel lavoro di potenziamento a seguito dell’affaticamento muscolare. La notizia più positiva è il ritorno al lavoro del Capitano, Francesco Totti, che ha lavorato con il pallone, oltre ad aver svolto una serie estenuante di ripetute e corsa sui gradoni. L’infiammazione al ginocchio sembra si stia riducendo e lo staff medico di concerto con Mr Spalletti ha dato l’ok alla ripresa della preparazione atletica. Con l’Inter, la Roma dovrà fare a meno anche degli squalificati Panucci e Mexes, gli unici disponibili ad oggi sono Loria e Juan per il ruolo di centrali. Anche se per quest’ultimo il recente infortunio e la trasvolata continentale ha messo in allarme lo staff tecnico, nel timore di una ricaduta che aggraverebbe le problematiche di formazione contro l’Inter.


Pubblicato da Fabio Capannini – CAPOREDATTORE A.S. ROMA

giovedì 9 ottobre 2008

Ranieri ammette "Sono preoccupato". La dirigenza si ributta sul mercato

Non è tranquillo il mister della Juve.
Lo spogliatoio non è nel suo miglior momento,manca palleggio a centrocampo e l’ assenza di Cristiano Zanetti pesa.
A sentir le parole di Ranieri i tifosi si pongono una semplice domanda : perché non è stato preso un altro regista sapendo la fragilità di questo giocatore?
E la risposta è un nome solo, adesso un rimpianto, un’occasione persa: Xabi Alonso.

Il mister confessa che l’interesse c’ è stato, è stato osservato, ma non è adatto al gioco Juve. Lo spagnolo, a cui dovevano essere consegnate le chiavi del centrocampo è lento.Queste le motivazioni fornite dal mister per giustificare il mancato arrivo del regista, e la virata su Poulsen, considerato la pedina giusta per bilanciare il centrocampo. “Con Camo e Pavel sulle fasce se avessimo inserito un giocatore lento ci saremmo sblilanciati” afferma Ranieri.
I tifosi però non sono dello stesso avviso. La Juve non ha gioco né al centro, né sulle fasce (come vorrebbe Ranieri) e ora la necessità di un giocatore che detti i tempi incombe.Inoltre la difesa è in emergenza,causa infortuni e prestazioni non al top. La dirigenza dice che si sta “guardando attorno”. Ma nelle immediate vicinanze non ci sono certo “occasioni”. È interessante la posizione contrattuale del tedesco Schweinsteiger. L’ esterno del Bayern Monaco ha una situazione particolare, simile a quella di Flamini prima che approdasse in estate a Milano, sponda Milan, proprio a danno della Juve. Poi c’ è Diego, ottimo regista ma il prezzo è elevato : 13 mln di euro da versare nelle casse del Werder Brema. Per la difesa centrale fanno banco i nomi di Ivanovic, Lucho Gonzales ma più di tutti Zapata; giocatori importanti ma difficilmente separabili dalle loro società a meno di offerte “morattiane”.
Serve un esterno sinistro, Molinaro non è mai stato fino ad ora incisivo e De Ceglie, non ha esperienza per giocare in Champions.
Insomma la Juve è un cantiere ancora apertissimo e ci si domanda se in estate si poteva fare di più.Alla porta ci sono sfide importanti, battere il Napoli e il Real Madrid è l’espediente necessario per risorgere in campionato e blindare il passaggio del turno in Champions.
Ma se qualcosa non dovesse andare, alla porta potrebbe andarci Ranieri.


Pubblicato da Raffaele Simeone - REDATTORE SEZIONE F. C. JUVENTUS

Una serata speciale per Stefano Borgonovo

Ieri sera si è tenuta al Franchi la partita di beneficienza in onore di Stefano Borgonovo.

Fu un giocatore del Milan nel 1988 e, ceduto in prestito alla Fiorentina esplose accanto a Roberto Baggio, con il quale formò una coppia d’attacco inarrestabile “B&B”. Ritornato a Milano, fondamentale fu la sua prestazione contro il Bayer Monaco in semifinale, segnò il gol in trasferta del 2-1 che permise alla squadra rossonera, nonostante la sconfitta, di accedere in finale. Conclusa la stagione realizzò il suo sogno di tornare a Firenze ma non riuscì a regalare più le stesse emozioni ai tifosi poiché reduce di un infortunio al ginocchio. Venne ceduto al Pescara, e successivamente all’Udinese e al Brescia. La sua passione per il calcio lo portò a muovere i suoi primi passi da allenatore ma dovette abbandonare questo suo sogno per problemi di salute nel 2005. Solo lo scorso settembre annunciò di essere stato colpito dalla SLA (Sclerosi laterale amiotrofica).
La Fiorentina e il Milan, subito si sono impegnate per organizzare in suo onore una partita di beneficienza, e Stefano, con grande coraggio e tenacia, ieri sera viene portato in campo su una carrozzina spinta dal suo amico Roberto Baggio. La sua entrata in campo raccoglie applausi e cori di trentamila spettatori e la commozione di molti big del calcio in campo per lui. Poche parole servono a Roby per strappare le lacrime dei presenti : “Borgonovo è un eroe, io ormai sono solo un uomo”.
Stefano sorride, si commuove e apprezza cosa è stato organizzato per lui e la sua famiglia, la quale si sta rendendo artefice di una raccolta fondi per combattere la SLA. L’intero incasso della serata sarà devoluto alla fondazione per combattere tale malattia, così come le maglie indossate dai giocatori messe all’asta su ebay e sul sito del Milan.

Stefano non sarai mai solo!



Pubblicato da Marco Conte - CAPOREDATTORE SEZIONE A. C. MILAN

Sulla scia del capitano…. la storia si ripete!

Ora c’ è anche lui!

È stato raggiunto l’accordo tra la Juventus e Sebastian Giovinco, la formica atomica sarà bianconera fino al 2013. Dopo essersi messo in mostra nelle poche occasioni concesse da mister Ranieri, Giovinco ha ottenuto anche la fiducia della società.
La storia si ripete.
Ieri sera a Vicenza, dove nove anni fa fu firmato il rinnovo del Capitano, il procuratore Claudio Pasqualin (allora assistente di Alex) e il DS Alessio secco hanno raggiunto l’accordo per la permanenza del giovane talento in bianconero. Un milione di euro a crescere, questo è quanto pattuito dalle parti, che si manifestano soddisfatte al termine dell’ incontro. La firma avverrà nei prossimi giorni, al rientro del giocatore dal ritiro azzurro. Giovinco si è dimostrato la promessa che tutti si aspettavano e la società lo ha ripagato.
L’infortunio di Camoranesi, e la non brillante condizione di Nedved hanno permesso alla “formica atomica” di mettersi in mostra in varie occasioni, Catania in primis dove ha mostrato gran parte delle sue qualità. Carattere, grinta, velocità, cross, visione di gioco e soprattutto voglia di vincere : questo è Giovinco, uno da Juve.
Dopo averlo accostato a giocatori importanti come Lionel Messi, Sebastian ha avuto poche occasioni per confermarsi, ma molte sono anche le critiche a suo carico.
Adesso le cose sono diverse, e non si potrà far finta di nulla, Seba deve giocare, affermarsi e vincere con la maglia bianconera.
Il mix Giovinco Juve è pronto, deve solo essere servito : capito Ranieri?



Pubblicato da Raffaele Simeone - REDATTORE SEZIONE F. C. JUVENTUS

martedì 7 ottobre 2008

Sorteggi girone di coppa UEFA 2008/2009, gruppo E testa di serie A.C. Milan

Completati i sorteggi iniziati alle ore 12.00, per i gironi a cinque della coppa UEFA 2008/2009.

Riporto di seguito il girone dell'A.C. Milan che tutto sommato ha trovato squadre abbastanza abbordabili, se si va a vedere il girone A che dovrebbe essere quello di ferro della competizione:









Gruppo E

A. C. MILAN (ITA)
HEERENVEEN (OLA)
BRAGA (POR)
PORTSMOUTH (ENG)
WOLFSBURG (GER)

Pubblicato da Marco Conte - CAPOREDATTORE A. C. MILAN

TOP 11 - 6a GIORNATA

Vertigini da alta classifica

Anche il meno ottimista dei laziali avrebbe pensato che nell'anticipo della sesta giornata la Lazio strapazzasse il Lecce, ma così non è stato, per la delusione degli oltre quarantamila dell'Olimpico.
Come spesso succede, il calcio rivela delle sorprese, a conferma del fatto che non si tratta di un equazione matematica ma più che altro di un gioco d'azzardo in cui può vincere anche chi apparentemente parte da una situazione svantaggiata.
Di questo se ne sarà accorto anche Delio Rossi, che si sarebbe isolato volentieri nuovamente in testa alla classifica.
Ma nessuno si sarebbe mai aspettato, dopo le recenti apparizioni, che la squadra biancoleste non riuscisse a superare il Lecce.
Eppure le premesse erano buone. C'era il pubblico delle grandi occasioni, c'era uno Zarate in stato di grazia e un Pandev sempre più bomber.
Ma non c'è stato niente da fare, gli attacchi della squadra capitolina si sono infranti sul muro leccese e se non fosse stato per la zampata finale di un ritrovato Simone Inzaghi, la Lazio non sarebbe riuscita a portare a casa nemmeno un punto.
La poca lucidità sottoporta e la scarsa reattività di Carrizo hanno portato ad un risultato del tutto inaspettato, che comunque permette agli uomini di Delio Rossi di restare là davanti insieme a Inter e Udinese.
Ora c'è la sosta e il tecnico romagnolo ha tutto il tempo per preparare la delicata trasferta di Bologna, in una partita che potrebbe rappresentare l'ultima spiaggia per Arrigoni.
La Lazio vista con il Lecce non è da buttare via, anche perchè avrebbe certamente meritato di più contro un avversario che era ben chiuso in tutte le zone del campo.
Certo è che qualche accorgimento tattico è dovuto, soprattutto in difesa dove le amnesie potrebbero costare care in futuro.
Per il resto è confermata la voglia di far bene della squadra, che non ha mollato neanche quando sembrava che tutto fosse perduto.
Delio Rossi ha dalla sua un gruppo eccezionale e soprattutto, finalmente, il totale appoggio dei propri sostenitori.
Bologna è una tappa importante per il buon proseguimento della stagione e ora toccherà alla squadra dimostrare che la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare...

Pubblicato da Mariano Ciaraldi - CAPOREDATTORE S. S. LAZIO

Milan - Cagliari. I rossoneri fermati al Sant'Elia

Reti inviolate al Sant Elia. Il Milan sciupa una ghiotta occasione per portarsi a meno uno dalla prima in classifica e poter sperare in un sorpasso dato i big match della prossima di campionato. Domenica sera la squadra rossonera si è fatta notare a sprazzi, forse per la bella prestazione del Cagliari, che ha messo più volte in difficoltà gli avversari ed è riuscita a conquistare un prezioso punto, il primo stagionale.

Il trio brasiliano,che nel derby era stato determinante, al Sant Elia non esalta, tanto che nella seconda metà del secondo tempo viene lasciato spazio al ritornato Inzaghi e all’ucraino. Il Milan nel finale cerca di spingere ma non riesce ad essere decisivo. Il pareggio è un risultato giusto per la partita di domenica sera, forse un po’ poco per le ambizioni della squadra rossonera, ma comunque una conquista dato la determinatezza del gioco degli avversari, che per nulla avevano intenzione di portare a casa un’ennesima sconfitta. Per Ancelotti, quella di domenica sera resta comunque una partita importante e decisiva, perché non solo continua la serie di imbattibilità sia in campionato che in coppa ma da forza morale a quel reparto che tanto era stato criticato ad inizio stagione, quello difensivo. Nonostante le copiose assenze nel reparto difensivo, incrementato ora anche dalla perdita di Kaladze, il Milan è da tre partite che non prende goal e non commette più gli errori iniziali che più volte hanno deciso importanti partite. La squadra di Carlo Ancelotti certamente non esalta, non brilla, non da spettacolo, dato anche la qualità tecnica di cui dispone, ma si rende partecipe non troppa aggressiva di questa lunga e ostentata corsa allo scudetto, cresce sul piano morale e sul piano fisico e si rende più sicura di sé e dei propri mezzi. Ora resta solamente credere nelle proprie potenzialità e scendere in campo determinati con qualsiasi squadra. Forse questa sosta arriva nel miglior momento per la squadra rossonera, due giocatori ritorneranno in campo dalla prossima giornata : Nesta e Kaladze, e soprattutto questo periodo servirà molto ai due palloni d’oro che ancora non hanno trovato la loro forma migliore.


Pubblicato da Marco Conte - CAPOREDATTORE SEZIONE A. C. MILAN

Ranieri si...Raniero no...

E' questo l'interrogativo più ricorrente nell'ambiente bianconero alla luce delle ultime prestazioni e soprattutto della sconfitta patita in casa con il Palermo.
L'indiziato numero uno sembra essere proprio il tecnico romano, che dopo l'ottimo campionato della stagione passata, stenta a confermare quanto di buono ha fatto fino a questo momento.
Certo l'assenze pesano e la mancanza di un uomo d'area come David Trezeguet si fa sentire ma questo non può certamente essere un alibi per tutta la stagione, visto anche il fatto che il francese non rientrerà prima di Natale.
Fatto sta che la sterilità offensiva di questa squadra è la motivazione più evidente del difficile avvio di stagione della squadra juventina.
Non bastano Del Piero e Amauri a portare a casa punti e gloria, non basta la solita concretezza della compagine bianconera, starà a mister Ranieri trovare la soluzione a questo problema che si presenta come un'impresa tutt'altro che facile.
Il Palermo all'Olimpico ha dominato e chissà forse qualcuno in quel momento avrà rimpianto di non avere più in squadra un certo Fabrizio Miccoli, uno dei giocatori più in forma in questo momento e inspiegabilmente non convocato in nazionale da Lippi.
Il Romario del Salento sarebbe stato l'ideale per la Vecchia Signora in questo momento di difficoltà, grazie alla sua capacità di risolvere la partita con una giocata, vista anche la scarsa vena dei vari Nedved e Del Piero.
Ranieri ha adesso due settimane per lavorare e rimettere in sesto una squadra che altrimenti potrebbe andare in crisi fin da adesso.
La trasferta di Napoli non è delle più agevoli, soprattutto considerando che i partenopei si trovano in un momento di forma eccezionale e tuttavia la pressione dell'ambiente juventino potrebbe costare cara all'ex tecnico di Fiorentina, Valencia e Chelsea.
La partenza di dodici nazionali penalizza non poco il lavoro del mister che si trova di fronte un malcontento generale nonostante questa sia stata la prima sconfitta della stagione, comprese le coppe.
La società è decisamente convinta a tornare sul mercato a Gennaio per acquistare un terzino e un regista di primo livello ma resta il fatto che la palla ora passa a Ranieri, che dovrà cercare di tenere il passo dell'Inter in attesa dei rinforzi richiesti.
E' ora di svegliarsi per la Vecchia Signora. Il treno per lo scudetto passa una volta sola e il capotreno Mourinho non è disposto ad aspettare i ritardatari.

Pubblicato da Mariano Ciaraldi - REDATTORE F. C. JUVENTUS

venerdì 3 ottobre 2008

Col cuore in gola...

E' proprio così che i sostenitori biancocelesti si ritroveranno domani pomeriggio allo stadio Olimpico per l'anticipo della sesta giornata della Serie A contro il Lecce.
Non è una partitissima e non è nemmeno una sfida che può regalare alcun trofeo ma è la prova del nove per la squadra capitolina, chiamata a confermare il suo ottimo stato di forma.
Saranno circa quarantamila i presenti domani sugli spalti ed è questa la vera sorpresa a cui non eravamo abituati da diverso tempo.
Il pubblico laziale ha ritrovato la gioia di andare allo stadio, di seguire da vicino le vicende della propria squadra, di far esplodere quell'amore che per troppo tempo è stato frenato.
La Lazio aveva bisogno del calore della propria gente, del dodicesimo uomo in campo e finalmente potrà averlo a suo totale sostegno.
Delio Rossi ha preparato con la massima cura la gara, dopo la vittoria in coppa Italia con l'Atalanta, anche se dovrà fare a meno ancora una volta del febbricitante Rocchi, che si sarebbe comunque accomodato in panchina.
Niente proclami per il tecnico romagnolo, che teme la voglia di far bella figura degli uomini di Beretta, che hanno impensierito non poco l'Inter a San Siro qualche settimana fa.
La compagine biancoceleste potrà contare, dal canto suo, non solo sull'entusiasmo dei propri tifosi ma soprattutto sullo spiritio di sacrificio e la voglia di vincere di tutto l'ambiente, rivitalizzato da questo promettente avvio di campionato.
L'occasione è troppo propizia per lasciarla andare e la poca considerazione dei media su questa squadra merita di essere smentita.
Mancano meno di ventiquattr'ore alla sfida di domani ma il popolo laziale è già in fermento e non vede l'ora di portare la Lazio fino alla vittoria.
Mai come ora il dodicesimo uomo in campo può fare la differenza, per una serata che si preannuncia emozionante.

Pubblicato da Mariano Ciaraldi - CAPOREDATTORE S. S. LAZIO

Il Napoli fuori da la coppa, ma quanto ha da recriminare!

Il Napoli esce a testa alta dalla coppa UEFA, ma con molta amerezza, gli errori arbitrali sono stati tantissimi, e tutti a sfavore dei partenopei. Il gol dell'1 a 0 era viziato da un fallo nettissimo su Lavezzi proprio sul lancio che ha portato Reyes al gol mentre il gol di Nuno Gomes del 2 a 0 non sarebbe dovuto esistere, considerato che l'arbitro ha fatto finta di non vedere una gomitata nettissima dell'attacante portoghese su contini a metà primo tempo. Con un arbitro diverso forse sarebbe stata un'altra storia, e poi ci lamentiamo dei nostri arbitri italiani?? C'è di peggio, riporto l'articolo del corriere pubblicato di seguito:

C’è un giallo dietro la designazione dell’arbitro tedesco Stark. Un errore di comunicazione aveva lasciato pensare che potesse essere un altro il direttore della gara Benfica-Napoli. Da giorni era circolato il nome di un’altra giacchetta nera, sempre tedesca. In realtà per l’Uefa, nulla era cambiato. Ma ha creato un po’ di agitazione nelle ore della vigilia in casa Napoli.


In realtà, il fischietto tedesco non è stato irreprensibile nel suo modo di interpretare i falli e nel sanzionare i cartellini gialli. Ha ignorato una gomitata di Nuno Gomes a Contini, ha ammonito ben cinque giocatori del Napoli, ha condizionato dopo diciannove minuti sia Cannavaro che Vitale, e poi non ha interrotto il gioco quando Maggio era già da due minuti per terra perchè colpito da un avversario.

Nell’azione del gol di Reyes, poi, c’era stato un fallo su Lavezzi non rilevato. Insomma, oltre al clima infernale del Dal Luz e alla rabbia agonistica del Benfica, il Napoli ha dovuto fare i conti anche con una direzione di gara alquanto opinabile. Corriere dello Sport .

Zurigo out... ritorna lo Zar!

Sicuramente note positive per la squadra scesa in campo ieri sera a Zurigo che, nonostante il turnover riesce bene ad affrontare la partita e soprattuto a conquistare un'altra vittoria, la quinta consecutiva tra campionato e coppa.
E' un Milan che si dimostra sicuro di sè, e soprattutto non commette l'errore che l'anno scorso ha compromesso le sorti del campionato rossonero : sottovalutare le squadre di minore importanza. Al contrario riesce ad esplicitare un bel gioco, dando il meglio, anche per l'ampia rosa che ha a disposizione il mister nonstante i vari infortuni.
Ma la stella della serata, anche se un suo gol non è stato così determinante ai fini della qualificazione, è sicuramente il tanto amato Shevchenko che ritorna al goal in maglia rossonera dopo due anni.
Finalmente riaffiora il sorriso sulle sue labbra, quel sorriso che il San Siro ormai aveva dimenticato e che tanto farà sognare i suoi sostenitori. Lo stesso Andryi afferma "Finalmente mi sono sbloccato. Ho atteso tanto questo gol", forse lo zar aspirava un ritorno diverso alla rete, in una partita decisiva per le sorti del Milan, magari nella scorsa partita di campionato, ma la sua gioia è comunque irrefrenabile. Sfrutta un preciso assist di Ronaldinho, sorprende la difesa dello Zurigo e si ritrova solo davanti al portiere; uno sguardo e la palla si infila sotto le gambe dell'estremo difensore facendo impazzire i sostenitori andati oltre i confini italiani per seguire la squadra rossonera. Un caloroso abbraccio tra Sheva e Dinho rende indeminticabile questo particolare momento che sta attraversando il Milan : la squadra ritrova la serenità e l'unione, c'è sintonia tra i reparti, c'è gioco di squadra e soprattutto c'è la voglia di andare avanti. All'appello mancava solo lui : lo Zar. Dopo questa speciale serata sicuramente moralmente sono stati recuperati tutti i giocatori, fisicamente basterà impegno e allenamento per rivedere di nuovo giocare ad alti livelli i due palloni d'oro.
Shevchenko conclude le interviste di ieri sera affermando "Cambia per un attaccante segnare, è importante. Io devo lavorare ancora tanto, sto cercando la foma migliore però oggi sono rimasto in campo 90' e sono felice anche per questo. Questa squadra ha tanti talenti, mi trovo bene con loro, ogni giorno cresciamo e ci capiamo meglio".
Non dobbiamo far atro che aspettare che lo Zar riacquisisca la sua forma migliore per poi continuare a sognare come sempre ci permesso di fare!

Pubblicato da Marco Conte - CAPOREDATTORE SEZIONE A. C. MILAN

mercoledì 1 ottobre 2008

ZURIGO - MILAN, La situazione

La squadra rossonera intensifica gli allenamenti per affrontare al meglio la gara di Coppa Uefa di domani sera che vedrà la squadra di Carlo Ancelotti impegnata nella trasferta di Zurigo. Certo il Milan parte avvantaggiato dato il risultato dell’andata (3-1), ma ciò non comprometterà la prestazione dei ragazzi, che affronteranno il match con molta determinazione. Nella gara di ritorno vedremo sicuramente un altro Milan rispetto alla partita di andata, giocata in un momento un po’ particolare della stagione. Lo Zurigo si troverà di fronte una squadra che ha trovato un proprio equilibrio e una propria identità e non sarà facile rimontarle il risultato. Il mister, in conferenza stampa, ha dichiarato che per questa volta ci sarà poco turnover dato l’indisponibilità di molti giocatori, ancora è dubbia la partenza da titolare per Jankulovski, invece giocherà sin dal primo minuto Dida a difendere i pali. Certamente il Milan non sta sottovalutando l’avversario, sa di trovare uno Zurigo che farà di tutto per cercare di recuperare lo svantaggio ma l’obiettivo dei rossoneri è quello di andare il più possibile avanti in questa competizione. Sicuramente oggi è una vigilia diversa rispetto a quella di due settimane fa, c’è più serenità in tutta la squadra, e i ragazzi sicuramente sapranno sfruttare il momento mettendo al sicuro la qualificazione.

Pubblicato da Marco Conte - CAPOREDATTORE SEZIONE A. C. MILAN

Speciale Coppa Italia - La Lazio vuole il Milan

Dopo la straripante vittoria di Torino, la squadra di Delio Rossi affronterà questa sera allo stadio Olimpico l'Atalanta, in una partita dal dentro o fuori con attorno un clima di totale euforia sugellato dal primo posto in classifica.
Nessuno si aspettava una partenza così arrembante dei biancocelesti, tantomeno gli stessi tifosi laziali che ora sognano ad occhi aperti ma che allo stesso tempo sanno che gli obiettivi della propria squadra sono altri.
La partita di stasera vale l'accesso agli ottavi di Coppa Italia, in cui la vincente incontrerà il Milan di Ronaldinho e Kakà.
Il tecnico biancoceleste ha intenzione di attuare il turnover, anche se non integrale, con gli innesti di De Silvestri, Diakitè, Manfredini, Meghni e Makinwa sul fronte d'attacco, vista la sfida di sabato con il Lecce che potrebbe consolidare il primato della squadra della capitale.
D'altra parte Mister Delio non vuole snobbare l'evento e considera la Coppa di lega una competizione capace di regalare tante soddisfazioni.
Troverà sulla sua strada quell'Atalanta che nell'ultimo turno di campionato è stata battuta dai cugini giallorossi con un secco 2-0.
Anche Del Neri attuerà molti cambi in formazione, anche perchè per lui la Coppa Italia non è una priorità come la salvezza.
La Lazio vuole andare avanti, vuole il Milan, anche per riscattare in qualche modo la brutta sconfitta in campionato e l'Atalanta dal canto suo proverà a sbarrargli la strada.
Non è facile per nessuno di questi tempi affrontare la squadra capitolina, soprattutto in casa, dove la spinta dei tifosi è tornata ad essere determinante e gli orobici dovranno fare i conti anche con questo.
Coppa Italia o campionato non fa differenza, la voglia di vincere è sempre la stessa, Del Neri é avvertito.

Pubblicato da Mariano Ciaraldi - CAPOREDATTORE S. S. LAZIO

Juventus: Si può dare di più

MINSK - Un pareggio rocambolesco e una bruttissima Juve per mezz'ora, una Juve che è andata sotto di due gol, dimostrando che le perplessità destate nelle ultime due giornate di campionato non erano frutto di casualità: centrocampo in difficoltà, difesa perforabile, attacco inconsistente. E senza Buffon la differenza si vede, eccome.

Sotto di due gol, i bianconeri hanno reagito alla grande e la "formica atomica" Giovinco ha offerto due palle deliziose a Iaquinta che, con una doppietta, ha cambiato il volto della partita. La Juve nel finale avrebbe potuto addirittura vincerla. Ranieri ha inserito Giovinco sulla destra, accentrando Camoranesi (poi Marchisio) inizialmente in mezzo al campo. In difesa De Ceglie preferito a Molinaro.

La Juventus ha dormito per circa 25', prendendo due gol e collezionando degli errori difensivi incredibili. Ciò che poi non si è capito è stato il difetto di comunicazione fra giocatori e Ranieri per gli evidenti problemi fisici di Le Grottaglie che (inascoltato) ha chiesto il cambio. Così - dopo alcuni pericoli corsi dalla difesa bianconera - l'impossibilità di intervenire del centrale, ha portato al gol del vantaggio dei bielorussi al 15': Kryvets ha ricevuto da Liktharovic, ha colto in contropiede Chiellini che non è riuscito a bloccare il veloce avversario che ha infilato la coppia centrale bianconera, ha dribblato Manninger e ha messo nella rete incustodita.

Knezevic ha sostituito Legrottaglie, ma nel giro di pochi minuti il Bate ha raddoppiato: traversone da sinistra di Nekhaychik, Nedved (sulla destra) si fa superare, Manninger (in difficoltà in diverse circostanze) non esce e Stasevich insacca di testa. Un disastro, la Juventus.

Il centrocampo juventino, con un Giovinco abile solo in fase offensiva, ha sofferto molto. Ma l'infernale ritmo dei bielorussi, sul 2-0, si è abbassato. Una gran punizione di Del Piero (29') è stata deviata da Veremiko molto bene, poi Giovinco da destra ha trovato la testa di Iaquinta, abile a bucare il portiere del Bate.

La partita è cambiata: prima Camoranesi ha offerto a Iaquinta una bella palla (parata) ma l'attaccante era in offside. Poi Giovinco ha servito Nedved che di sinistro ha costretto alla respinta Veremko e poi Del Piero ha tirato alto. In pieno recupero, un altro bell'assist di Giovinco in profondità per Iaquinta sulla sinistra: l'attaccante ha infilato il portiere bielorusso fra le gambe rasoterra. Dopo un brutto inizio la Juve ha raddrizzato la partita.

Ranieri ha sostituito nell'intervallo Camoranesi con Marchisio. Meglio la Juve nella ripresa, ma la difesa ha concesso alcune palle pericolose ai bielorussi: una a Nekhaychic al 9', ma il tiro è stato ignobile. Poco dopo Volodko di testa ha messo di poco a lato. Anche la Juve ha avuto una palla gol al 16' con Del Piero, che ha toccato di poco fuori. Un tiro pure per Sissoko, deviato, mentre Del Piero (in due circostanze) e Neved hanno creato alcune situazioni pericolose.

Insomma i bianconeri hanno cercato di vincere la partita, ma ha concesso spazi agli avversari che avrebbero potuto approfittarne meglio. E tuttavia il finale è stato loro: un'occasione di testa per Nedved (fuori), per Amauri in mischia (stoppato), per Chiellini (rovesciata), ma gol non ce ne sono stati più e per la Juventus sono stati due punti persi.

Pubblicato da Gennaro Alessio D'Angelo - REDAZIONE F.C. JUVENTUS