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lunedì 29 settembre 2008

Analisi A.S. Roma


Dopo l’esitante avvio in campionato e Champions League, la Roma finalmente è tornata a guadagnare i tre punti contro l’ostica formazione di Del Neri, che a dire il vero ha creato meno problemi di quanto non ci si aspettasse. La squadra ha ripreso a mostrare bel gioco, ad intermittenza, già nella trasferta di Genova, riconfermandosi in casa con l’Atalanta, liquidata con un secco 2-0. I problemi non possono ritenersi completamente risolti, ma i segnali positivi cominciano ad intravedersi, con la Roma trascinata da Mirko Vucinic, dalla classe di Alberto Aquilani e da “Geremia” Menez, così è stato ribattezzato l’estroso ex-Monaco.

Mister Spalletti, nonostante le critiche di stampa ed emittenti radiofoniche, è saldo al timone del battello giallorosso, che, suo malgrado, ha recentemente navigato in acque decisamente poco docili.

Facile parlare e criticare, la miopia tipica del tifoso e dell’opinione pubblica, ha frettolosamente posto sul tavolo degli imputati l’allenatore che ha cambiato la mentalità dei giocatori e dei tifosi giallo-rossi. Li avete dimenticati i tempi di Zeman e dello stesso Capello, quando si era soliti andare a giocare a Milano o a Torino e perdere la testa alla prima difficoltà, partite che terminavano con uno e più espulsi e vagonate di ammonizioni? Vi risulta che oggi si vada nelle trasferte più difficili con la stessa mentalità? Avete già dimenticato invece i vari Mexes, Perrotta ecc che il Mister ha fatto rinascere dalle loro stesse ceneri? Quanto è facile dimenticare!

E vi è sembrato corretto chiudere gli occhi, di fronte al primo momento difficile della gestione Spalletti, ed individuare nella sua figura il principale artefice di questo momento negativo? Quante squadre avrebbero raccolto 7 miseri punti ( senza considerare la trasferta di Genova ) giocando con assenze di titolari quali Cassetti, Totti, Perrotta e Taddei (appena recuperati), Pizarro, Baptista, Mexes, Juan e Tonetto? Interrogativi irrisolti, quanto meno da parte della stampa e delle radio che pur di vendere qualche copia o di fare qualche ascolto in più, tentano di infangare il nome di uno dei migliori allenatori del campionato italiano e della squadra che negli ultimi tre anni ha giocato un grandissimo calcio in Italia e in Europa.

La Roma da due anni è fra le prime otto squadre in Europa, nonostante una politica di autofinanziamento, che la società sta portando avanti, tra le 1000 difficoltà incontrate nell’impostare la strategia di risanamento della holding Italpetroli. Penso che sia il caso di dire Grazie alla nostra società e al nostro grandissimo allenatore.

Per fortuna il calore del tifoso della Roma, non cede di fronte alle difficoltà, i giocatori sono stati incitati in ogni momento e anche le contestazioni dopo le pesanti sconfitte col Palermo e col Cluj sono state civilissime. Questione di mentalità. Da altre parti questo non succede, gli umori delle piazze si accendono e si spengono da un momento all’altro: l’anno prima si criticano squadra e società, l’anno dopo tutti ad esaltare gli stessi artefici delle precedenti disfatte. Il tifoso della Roma non è così, ama e tifa i propri calciatori nel bene e nel male. Nei momenti esaltanti e in quelli di delusione. Grazie Spalletti, Grazie Società, Grazie tifosi…tutti uniti attorno alla squadra, nella difficile ed importante trasferta di Champions League contro i vice-campioni di Francia.


Pubblicato da Fabio Capannini – CAPOREDATTORE A.S. ROMA

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