LA PARTITA
La Roma batte in rimonta il Fulham e rilancia le sue ambizioni internazionali. Partita dai due volti segnata dall'espulsione, sacrosanta, di Erik Nevdal. Il norvegese, entrato nell'intervallo al posto dell?ex modenese Kamara, dopo appena tre minuti si fa cacciare per un'entrataccia su De Rossi. Inglesi in dieci e inerzia della partita che cambia. Per fortuna della Roma perché si era messa davvero male. Prima del 'colpo di genio' di Nevdal la cronaca raccontava di una Roma confusionaria e pasticciona e di un Fulham ben organizzato che aveva chiuso meritatamente in vantaggio il primo tempo grazie a un calcio di rigore procurato e realizzato proprio da Kamara. La Roma aveva provato a reagire ma più che una zuccata di Mexes a lato di poco e un rigore negato per un fallo di mano di Paintsil non era riuscita a produrre. Il Fulham dal canto suo aveva gestito bene il vantaggio rischiando più volte con Dempsey di mettere il timbro che, probabilmente, avrebbe mandato in archivio partita e speranze europee giallorosse.
Poi, come detto, l'espulsione di Nevdal. Che stravolge la gara. E' vero Ranieri inserisce Menez e Taddei, autori di una discreta prestazione, ma è la superiorità numerica a dare coraggio ai giallorossi che lentamente prendono in mano il pallino del gioco mentre il Fulham arretra vistosamente. A metà ripresa l'uno-due decisivo: prima Riise senior (in campo c'è anche il fratellino Bjarne) con una sventola dalla distanza (deviata) acciuffa il pareggio poi Okaka con un imperioso stacco di testa a sigla il gol, fondamentale, della vittoria. Il Fulham non c'è più ed è la Roma a rischiare di andare ancora in gol con Menez e Okaka. Il Fulham chiude in nove per l'espulsione di Konchesky. Con questo successo i giallorossi scavalcano i "cottagers" al secondo posto e 'vedono' la qualificazione al turno successivo. Per come si era messa non è poco.
Fonte: Sport Mediaset
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