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giovedì 5 novembre 2009

Ranieri: «Roma, occhio al contropiede del Fulham»

Claudio Ranieri non si fida del Fulham, una squadra che la Roma non può prendere sotto gamba: «Lo sapevamo già all'andata. L'Arsenal era riuscito a battere il Fulham solo 1-0, ma la squadra di Hodgson meritava di vincere. Questo già mi faceva capire che squadra era. Hanno fatto bene col Manchester City e hanno strapazzato il Liverpool. Ci aspetta una gara difficile. Giochiamo in casa due gare importanti, vogliamo andare avanti in Europa. Partita complicata perché loro ripartiranno molto in contropiede».

L'ATTACCANTE
- Alla Roma serve un centravanti? «Un uomo in più che possa variare impostazione tattica alla squadra. Facciamo molto gioco, ma ci manca un giocatore di questo tipo. Passano tanti palloni davanti all'area di rigore ma non riusciamo a fare molti gol. La società aveva già cercato un centravanti a giugno, lo avete scritto tutti. Ci stiamo riparlando sopra. Ho soltanto riconfermato che farebbe piacere. Un allenatore più giocatori ha, più è contento».

CHAMPIONS E EUROPA LEAGUE
- La Champions manca a Ranieri e alla Roma: «Non bisogna però denigrare questo torneo, lo hanno vinto ottime squadre. È un campionato europeo di prima fascia, ma non di primissima. Stiamo lavorando per tornare nel calcio d'elite, ma non snobbiamo un buon palcoscenico. Ricordo poi che dobbiamo difendere i quattro posti in Champions perché se non andiamo avanti perderemo il quarto e sarà sempre più difficile. Saremo sempre più staccati dal resto d'Europa e questo non deve accadere».

SAN SIRO
- Vincere per arrivare bene alla sfida di San Siro: «Farebbe benissimo all'anima e alla classifica, sicuramente. È quello che cerchiamo. E' vero non abbiamo continuità di risultati. Il nostro obiettivo è quello di continuare a creare occasioni da gol per poi sfruttarle al meglio e cercare di non subire gol perché se non ho visto male siamo la peggior difesa. Ne abbiamo di cose da migliorare e stiamo lavorando in proposito».

CONTESTAZIONE
- Ci sarà ancora contestazione? «Difenderò sempre la mia squadra quando questa darà tutto in campo. Ribadisco che Vucinic sta facendo del suo meglio pur non essendo in forma. L'intimidazione mi dà fastidio. Un conto è giocare in casa col proprio pubblico a favore, un conto è non giocare con quel favore. Siamo in un momento difficile e se i ragazzi sentono il sostegno del pubblico ti danno qualcosa in più. Se i ragazzi non s'impegnano è un'altra cosa, gli do addosso io. I giocatori ce la stanno mettendo tutta, ma ci sono momenti che non ti riesce nulla. Purtroppo in Italia siamo arrivati a questo: vinci ti sei impegnato, perdi non ti sei impegnato. Mi dispiace ma non è così».

INFORTUNI
- Tanti infortuni in questa Roma: «Succede a tutte le squadre europee. Chi gioca tre gare a settimana ha queste problematiche. Per esempio Pizarro è rientrato domenica e io pregavo che non si facesse nulla. Gli avevo detto di non battere gli angoli perché sennò si peggioravano le cose. In quindici giorni lo avrò visto in campo due giorni. Le alte vole faceva le cure. Se si fosse infortunato mi sarei preso la colpa. Ci sono quei giocatori, come il Pek, di cui non posso fare a meno e anche se non stanno al top li metto in campo. Così come Vucinic. Quando sono arrivato aveva fatto tutta la preparazione, poi si è operato al ginocchio. Sono arrivato io, lo vedo bene e lo metto in campo. Si è rifatto male e non ha potuto lavorare i quindici giorni di sosta con la squadra. Logico che non vada a tremila all'ora. Logico che possa avere delle ricadute. I campi di Trigoria sono stati rifatti.... un giorno vi inviterò a Trigoria per fare un allenamento con noi così vi divertirete anche noi. Ma ho trenta giocatori, come rosa è numerosa».

Fonte: Corriere dello Sport

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