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martedì 3 novembre 2009

TORTI ARBITRALI, Pronto il dossier


Rabbia viola. La Fiorentina domenica è tornata al successo dopo oltre un mese, la classifica ha ripreso ad essere intrigante (quinto posto a tre punti da Juve e Samp seconde e ad uno dal Milan) e domani sera al Franchi s’appresta ad affrontare in Champions il Debrecen già battuto in trasferta due settimane fa. Eppure la rabbia continua ad essere palpabile come del resto quella dei tifosi. Un clima di preoccupazione provocato dal perpetrarsi di sviste arbitrali negative costate specialmente nelle ultime gare punti preziosi.
Cesare Prandelli, che come è noto non ama disquisire di arbitraggi a fine gara o comunque ‘a caldo’, ha faticato a trattenersi negli ultimi tempi e anche domenica dopo il match comunque vinto contro il Catania ha parlato della Fiorentina come di una squadra frastornata che lui ha dovuto scuotere nell’intervallo per evitare il rischio che l’ennesima discutibile decisione dell’arbitro, in questo caso Tagliavento e la seconda ammonizione costata a Dainelli l’espulsione alla fine del primo tempo, potesse bloccare Gilardino e compagni e condizionare del tutto il prosieguo della partita. Ma ancor più duro è stato il ds viola Pantaleo Corvino che si è visto costretto a intervenire l’altra sera per tutelare la Fiorentina e invocare maggior rispetto mentre gli stessi giocatori decidevano, per sbollire la rabbia e evitare di dire a caldo qualcosa a sproposito, di disertare telecamere e taccuini.
Insomma, il vaso è colmo. Ma quali sono le gare e gli episodi che hanno spinto la Fiorentina a esternare rabbia e malumore? Tutto sarebbe iniziato dalla partita con la Sampdoria del 23 settembre scorso, poi vinta dai viola per 2-0 dopo una prova brillantissima, dal mancato rigore su Jovetic spinto da Stankevicius. Pure fra i tifosi si è cominciato a stilare una specie di dossier dove la goccia è rappresentata dal gol valido non assegnato a Gilardino nel match contro la Lazio giocato il 4 ottobre e terminato 0-0: l’arbitro Brighi e il suo collaboratore Pirondini nella circostanza non hanno visto il pallone oltrepassare la linea di almeno alcune decine di centimetri. Se la Fiorentina avesse battuto la Lazio si sarebbe presentata alla trasferta di Torino con la Juve da capolista. «E lo avremmo meritato», ha detto più volte Prandelli. Mica è finita qui: proprio con i bianconeri, contro cui ha conquistato un buon pareggio per 1-1, la Fiorentina protestò per un gol annullato da Rizzoli che nell’occasione fischiò un presunto fallo da confusione avendo ravvisato una spinta di Dainelli a Chiellini anche se dalle immagini tv a iniziare il fallo sarebbe stato il difensore juventino. Proteste poi per il rigore generoso concesso al Napoli da Morganti nella gara persa al Franchi e quindi per i due penalty su Gilardino e Montolivo apparsi piuttosto evidenti ma non concessi dall’arbitro Saccani nel match perso 2-1 a Marassi con il Genoa. Infine l’espulsione di domenica di Dainelli decisa da Tagliavento.

Fonti:

www.tuttomercatoweb.com & Il Tirreno

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