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I primi 45' filano via senza grosse emozioni, con Julio Cesar attento sul bolide di Candreva, Muntari costretto a lasciare il campo per infortunio (botta subita e spazio a Cambiasso) e Mourinho in attesa del finale del thrilling che, come è doveroso che sia, arriverà nel secondo tempo. Ripresa che l'Inter gioca con Eto'o al posto Khrin, un cambio che rende di facile comprensione le intenzioni di Mou: giocare 30 minuti come si deve per salutare la compagnia e concentrarsi sulla Champions.
Secondi 300 e gol di Milito. Dura giusto un attimo lo sforzo nerazzurro che torna subito ad amministrare nonostante Cosmi provi a cambiare marcia inserendo Danilevicius e passando al 3-5-2. Mou, abile giocatore di scacchi, inserisce Samuel, imposta un classico 4-4-2 per coprirsi senza correre rischi e si rimette seduto per osservare lo sganciamento di Maicon e il conseguente raddoppio. Tutto troppo facile, tutto come previsto. Almeno in Italia, non sembra esserci gara. All'Inter basta mettersi in piedi sui pedali giusto un attimo per piazzare lo scatto vincente. La fuga è partita. Probabile termini solo il prossimo maggio...
Fonte: www.sportmediase.mediaset.it
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