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lunedì 2 novembre 2009

Ciro Ferrara è solo


Sono trascorsi circa sei mesi dall'esonero di Ranieri. La Juve ha creduto nel nuovo. Ferrara allenatore confermato, sono stati spesi circa 50 milioni di euro nel mercato estivo per comperare due campioni che inizialmente hanno creato ottimismo tra i tifosi e che ora, invece, non stanno dimostrando appieno il loro valore. E' cambiata la dirigenza. Tanto nuovo, ma niente di nuovo. Le speranze della novità non stanno dando alcun risultato, la Juventus è di nuovo a - 7 dall'Inter. Nella passata stagione Ranieri ebbe, più o meno in questo periodo e dopo la sconfitta con il Napoli, l'impennata di Alessandro Del Piero che riportò fiducia nel clan bianconero. Andarono a vincere a Madrid e riportarono, con il risultato, anche una standing ovation che galvanizzò l'ambiente. Ferrara non ha nemmeno questo, Del Piero è out. Si ripete, inoltre, lo stesso copione dell'epoca Ranieri. Questi, con la perdita di Sissoko, iniziò il suo declino. Ferrara con Sissoko in campo stravince con la Sampdoria, senza di lui perde malamente in casa con il Napoli. Sembra che la Juve abbia una strada segnata e dalla quale non riesce ad uscire. A tutto questo, inoltre, si aggiunge l'incognita Ciro Ferrara. Il neo allenatore sta pagando l'inesperienza, ha dei dubbi e non ha con chi confrontarsi per discuterne e cercar di risolverli. Il suo vice, Maddaloni, è anch'egli con un'esperienza limitata. In casa Juve non c'è un uomo di calcio con cui parlare e dal quale avere consigli. Ferrara è solo e certi suoi errori sono dovuti anche alla mancanza di dialogo con chi di calcio ne capisce e possa suggerire alternative. Facendo un paragone tra i due nuovi allenatori delle squadre più blasonate, Juve e Milan, si vede quanto importante sia avere al proprio fianco gente che di calcio sa e sa disquisire sull'argomento. Perchè Leonardo è riuscito a recuperare una crisi iniziale in breve tempo? Lui ha accanto a sè Tassotti che è da circa 15 anni il "secondo" allenatore sulla panchina del Milan. Con lui sono passati Capello ed Ancelotti. Ma Leonardo ha anche nella dirigenza gente che sa di calcio e può dialogare con loro. Ferrara, invece, ha accanto a sè solo Maddaloni con la sua inesperienza, altro non ha. Non può rivolgersi certamente ad alcuno della dirigenza e nessuno dell'attuale cda è uomo di calcio, così come Secco non può dar consigli su tattiche ed altro. Ecco, allora, che alla Juve l'incognita Ferrara è quanto mai un punto interrogativo che solo il tempo potrà spiegare nel suo evolversi positivo o negativo. Nel frattempo la Juve potrebbe perdere i propri obiettivi prima ancora di pensare di realizzarli. Se con il Maccabi Haifa non si vince, ad esempio, i bianconeri rischiano di uscire dalla Champions ed avere anche una gravissima perdita economica che avrebbe ripercussioni sul mercato acquisti. L'unica speranza per la Juve è quella che rientrino quanto prima Del Piero e Sissoko, ma, principalmente, che i cosidetti senatori sappiano dare una mano al loro allenatore e non pensino a calare le scialuppe sentendo che la barca sta facendo acqua.

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