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domenica 1 novembre 2009

Siena-Lazio, l'1-1 serve a poco

Due squadre in crisi, un punto per ciascuna, per un 1-1 che non risolve i problemi di Siena e Lazio. Al 'Franchi' passano in vantaggio gli ospiti all'8' con Mauri, pareggia Maccarone al 32'. Male l'arbitro Pierpaoli, che al 20' sorvola sulla trattenuta in area di Siviglia su Ghezzal (che resta senza maglia), poi al 36' estrae il rosso per Muslera dopo un contatto pulito con Maccarone, salvo poi annullare tutto, su indicazione del guardalinee.

LA PARTITA

Il match del 'Franchi' aggiunge nuovo materiale alla casistica arbitrale. Appurato che se un attaccante merita l'ammonizione, stando al regolamento, se si toglie la maglietta dopo aver segnato un gol, nulla invece ha da ridire un direttore di gara quando a spogliare il giocatore è il difensore avversario. E' quanto stabilito nel pomeriggio senese da Pierpaoli, completamente 'assente' sul contrasto in area fra Siviglia e Ghezzal, che al 20esimo del primo tempo, nella 'classica' mischia in area prima di un corner, si ritrova d'improvviso senza casacca, con l'azione che intanto si sviluppa tutto intorno.

Episodio curioso che di per sè basterebbe per far esprimere i moviolisti sull'operato dell'arbitro fiorentino, ma che invece fa da contorno all'episodio più clamoroso, che ha per protagonista lo stesso direttore di gara. E' il minuto 36 quando Maccarone, lanciato verso la porta da uno sciagurato retropassaggio ancora di Siviglia, si scontra al limite dell'area con Muslera. Intervento che pare corretto quello del portiere uruguaiano, ma non per l'arbitro, che accorre dal centrocampo per estrarre il rosso in faccia all'estremo difensore biancoceleste. Peccato che il guardalinee abbia visto tutta un'altra storia, tanto da convincere lo stesso Pierpaoli a ribaltare il giudizio, punendo addirittura con un fallo l'iniziativa di Maccarone.

Detto dell'arbitro, spazio ai protagonisti del match, a cominciare da Foggia, che illumina l'avvio di gara laziale servendo a Mauri all'8' la palla del vantaggio. La Lazio, reduce da otto turni senza vittorie, fallisce tre minuti il colpo del ko con Cruz, servito ancora da Foggia, schierato a destra da Ballardini nel 4-4-2 che cancella le aspettative di tridente annunciate alla vigilia (Rocchi si accomoda inizialmente in panchina), poi al 32' concede a Maccarone un'intera corsia, quella sinistra, sfruttata al meglio dall'attaccante bianconero, che arriva quasi sul fondo e batte Muslera con un preciso rasoterra.

Nella ripresa, dopo un gol di Cruz giustamente annullato per fuorigioco appena prima dello scadere del primo tempo, ci prova per primo Reginaldo a spezzare una parità che serve a poco a due squadre che hanno dimenticato cosa sia il sapore della vittoria, poi è il turno, nell'ordine, di Cruz, Maccarone e Ghezzal, che al 76' colpisce il palo con una conclusione deviata da Radu. La palla migliore capita però sui piedi di Zarate, che all'80' raccoglie davanti alla porta un cross dalla sinistra, graziando però Curci (comunque bravo) e di conseguenza anche Baroni, ex della Primavera, che all'esordio in panchina interrompe la striscia di sconfitte costata il posto a Giampaolo. Siena comunque sempre ultimo, a quota 6, Lazio un pochino più in alto, ma ancora troppo lontana dalle aspettative dei tifosi e di Lotito.

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